Il progetto C’ENTRO – Anch’io a scuola è stato selezionato dall’impresa sociale Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile” e vede il coinvolgimento di 32 partner della provincia di Catania, di cui 11 istituti scolastici, con il Consorzio Il Nodo ente capofila, 200 insegnanti delle scuole e 35 operatori. Gli interventi di Mani Tese Sicilia sono stati attivati nel Centro di Aggregazione Giovanile coordinato dal partner Cooperativa Prospettiva

Il progetto C’ENTRO – Anch’io a scuola, avviato nel 2018, si concluderà a fine 2021. Sono state messe in campo  una serie di azioni  destinate a 2500 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni, appartenenti a famiglie in condizioni di povertà assoluta o relativa, minori immigrati di prima e seconda generazione e minori stranieri non accompagnati e 300 famiglie con specifiche peculiarità di disagio segnalate dai servizi sociali (famiglie disgregate, monoparentali, genitori disoccupati o in stato di detenzione).

Il territorio di intervento del progetto è costituito dai quartieri Barriera, Canalicchio, Librino, San Giovanni Galermo di Cataniail quartiere Piazza Dante di Acireale, i comuni di Paternò, Belpasso, Biancavilla, Ramacca, Palagonia e Castel di Iudica (zona Sud Simeto e Calatina).

Quartieri in cui emerge chiaramente la forte correlazione tra povertà educativa e marginalizzazione sociale e in cui si riscontra l’alta incidenza del fenomeno della dispersione, che si attesta intorno al 26%, e l’insistenza di grosse difficoltà socio-economiche che incidono negativamente sul livello di qualità della vita, soprattutto dei giovani. Deprivazione e povertà economica e culturale, carenza di servizi, mancanza di luoghi di aggregazione, ampia diffusione di forme di criminalità sono solo alcuni degli aspetti che, in tali territori, incidono fortemente sulla situazione di disagio generale in cui vivono i giovani, sfociando sovente in fenomeni quali lo sfruttamento precoce nel mercato del lavoro, il coinvolgimento in attività illegali, bullismo e violenza nelle relazioni tra pari, nonché abbandono e dispersione scolastica.

Più d’uno gli obiettivi specifici del progetto: dal ridurre la dispersione scolastica e garantire l’inclusione sociale all’integrare il ruolo educativo della famiglia e della scuola intervenendo sui problemi comportamentali, relazionali, emotivi e cognitivi che provocano difficoltà di apprendimento. Coinvolgere le famiglie nel percorso scolastico dei figli significa rafforzare il loro ruolo educativo e più in generale rafforzare la “comunità educante” composta da famiglie, scuola e le altre figure coinvolte nella crescita dei ragazzi.

  • A incidere fortemente sul disagio sociale è prima di tutto l’elevato tasso di disoccupazione che, nella provincia di Catania, è pari al 19,4% (Istat 2016), e che determina un peggioramento tu uiiiigt e ldelle condizioni di vita della popolazione. Dai dati relativi al 2015, nella provincia di Catania il tasso di dispersione scolastica, che colpisce soprattutto la fase di passaggio alla scuola superiore, è del 38,6%: si tratta di 14000 ragazzi che i sistemi educativi non riescono a trattenere e che diventano invisibili andando ad alimentare il bacino dei Neet (non in education, employment or training), che costituiscono il 41,4% della popolazione giovanile(Osservatorio statistico consulenti del lavoro 2016).

Come evidenziato dal Focus Dispersione elaborato dal Miur (2013), gli studenti di origine straniera nella provincia di Catania hanno rappresentato il 2,5% del totale degli studenti (Miur 2016), sono quelli maggiormente a rischio di abbandono a causa del gap linguistico e culturale.

Il progetto “C’ENTRO – Anch’io a scuola ha promosso azioni mirate azioni di sostegno scolastico, anche nella fase di passaggio da un ciclo all’altro), attraverso attività varie, in orario scolastico ed extrascolastico, non solo all’interno delle scuole, ma anche in altri contesti formativi. L’intervento prevede un approccio integrato, che coinvolge studenti, docenti, famiglie allo scopo di colmare gap formativi.

Insegnati e operatori, nel corso di questi tre anni, hanno portato avanti 5 azioni: ognuno delle quali, ha avuto altre specificità.

  1. BENESSERE A SCUOLA, tre interventi con l’obiettivo di creare di un clima di fiducia nei ragazzi: Tutoring,Spazio ascolto, School lab;
  2. RAGAZZI AL CENTRO, nei 4 territori individuati sono stati creati 4 centri di aggregazione giovanile (C.A.G.) ad alta densità educativa, in cui rendere disponibili nuovi contesti educativi e formativi: officina dei compiti, laboratori creativiattività sportiveeventi: Mani Tese Sicilia, nell’ambito di questa azione ha attivato laboratori di riutilizzo creativo presso i C.A.G, coinvolgendo soprattutto giovani a rischio di devianza e  giovani dell’area penale (nell’ambito del circuito della messa alla prova)
  3. TRAGHETTO, cioè’ l’accompagnamento individualizzato alla scuola superiore rivolto agli allievi con maggiore gap formativo. Fondamentale è stata la figura del mèntore che ha instaurato una relazione one-to-one con il ragazzo.
  4. RI-FORMO, una serie di eventi formativi qualificanti per i docenti e operatori sociali coinvolti nel progetto
  5. FAMILY CARE: Sono state realizzate realizzate azioni tese a sostenere la famiglia dal punto di vista educativo e psicologico: Laboratori di discussione.