Il partenariato e il cofinanziamento pubblico concesso
“Ricomincio da Re, percorsi di cittadinanza attiva, solidarietà e legalità” è un progetto co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio – Dipartimento della Gioventù, nell’ambito dell’Avviso Giovani per il Sociale pubblicato nel 2013. Il progetto, di durata biennale si è formalmente avviato a Dicembre 2016, è stato prorogato di 6 mesi, e si è concluso ad Agosto 2019.
Il progetto è stato presentato dalla seguente compagine associativa (che ha formalizzato la costituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo “Ricomincio da Re”): Mani Tese Sicilia (Ente Capofila), RisOrti Migranti, Mettiamoci in Gioco, Cooperativa Beppe Montana, Libera Terra, con il partenariato esterno di C.S.V.E. (Centro di Servizio per il Volontariato Etneo) e USSM (Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni) di Catania. Successivamente, hanno collaborato a vario titolo: Comune di Catania, Assessorato ai Servizi Sociali, UEPE (Ufficio di Esecuzione Penale Esterna) di Catania, Istituto Pio IX, Istituto Penale Minorile di Bicocca, Istituto Penale Minorile di Acireale, Liceo Psico Pedagogico Turrisi Colonna di Catania, Istituto Agrario Filippo Eredia di Catania, Medici Senza Frontiere di Catania, Consorzio Il Nodo, Cooperativa Prospettiva.
Il progetto complessivamente è costato € 180.986 (Cofinanziamento pubblico ammesso 162.887,40, co-finanziamento delle Associazioni € 18.098,60).

L’idea progettuale
Quando nel lontano 2013 le organizzazioni hanno pensato di scrivere il progetto, c’era l’idea di costituire un incubatore di cittadinanza attiva in grado di accogliere e stimolare soprattutto minori e giovani in difficoltà e di offrire loro la possibilità di ri-definire la propria scala di valori agendo stili di vita sobri, legali e solidali. L’azione è stata rivolta a più di 150 utenti tra i 14 e i 25 anni. Obiettivi specifici: sviluppo di comportamenti socialmente utili e solidali in relazione a fasce deboli della popolazione (migranti, persone diversamente abili, giovani dell’area penale); atteggiamento critico nei confronti di comportamenti illegali e di scelte di consumo irresponsabili; incremento delle “life skills” dei destinatari, che permettono di acquisire un comportamento versatile e positivo rispetto alle sfide quotidiane; riscoperta e recupero di “beni comuni”; realizzazione di una rete permanente tra le Associazioni del Terzo Settore e tra i partner istituzionali per favorire un’azione coordinata in grado di durare nel tempo.

Le principali attività del progetto
I giovani sono stati coinvolti  nelle seguenti attività di volontariato organizzate dalle associazioni partner: riciclo e riutilizzo di materiale usato e processi di trasformazione/miglioramento dei suddetti materiali; gestione di mercatini della solidarietà; riqualificazione urbana, tramite pulizia, giardinaggio e manutenzione di luoghi e strutture pubbliche in situazione di abbandono/degrado; partecipazione a manifestazioni a carattere sociale, tramite gestione di banchetti informativi e/o campagne di raccolta fondi a favore dei progetti delle associazioni partner di progetto (segnaliamo in particolare l’iniziativa “Aromi solidali” curata dagli studenti dell’Istituto Filippo Eredia di Catania); campi di studio e di lavoro incentrati su solidarietà, cittadinanza attiva e legalità; attività di teatro sociale in cui i protagonisti sono giovani e adulti diversamente abili; organizzazione di attività di volontariato e rigenerazione urbana e sociale che hanno favorito il processo di integrazione tra  giovani siciliani e cittadini stranieri (e in particolare minori stranieri non accompagnati); percorsi di sensibilizzazione e di alternanza scuola lavoro per gli studenti degli Istituti Filippo Eredia e Turrisi Colonna di Catania; attività laboratoriali e sportive che hanno coinvolto giovani dell’area penale (in particolare giovani del circuito della c.d. “messa alla prova” segnalati da CSVE, Ussm e Uepe) e giovani detenuti del carcere minorile di Bicocca, Catania. Teniamo a sottolineare, che a causa della tempistica non sempre prevedibile degli uffici preposti (Tribunale, Uepe, USSM), diversi utenti in messa alla prova hanno continuato a svolgere i loro percorsi di volontariato anche dopo la conclusione ufficiale del progetto.

Il coinvolgimento della cittadinanza
In due anni e mezzo di progetto sono state organizzate molteplici iniziative di sensibilizzazione della cittadinanza: due convegni di presentazione, interviste presso radio, TV e giornali, rassegne cinematografiche, spettacoli teatrali, feste tenutesi soprattutto presso la sede di Fieri (Fabbrica Interculturale ed Ecosotenibile del Riuso) in Via Palermo, Catania, presso la Casa degli Originali Talenti di S. Agata Li Battiati, presso la sede della Cooperativa Beppe Montana in Contrada Casabianca, Belpasso. Per quanto riguarda il coinvolgimento dei migranti, segnaliamo anche due laboratori interculturali realizzati con la rete Restiamo Umani: “Catania città aperta e solidale” in Piazza della Repubblica e “Abbraccio dei Popoli” in Piazza Federico di Svevia”.
Segnaliamo anche i 4 eventi pubblici volti a coinvolgere la cittadinanza, grazie alla rassegna cinematografica CINEFIERI. Si sono scelti film popolari che in maniera anche lieve sono stati in grado di sensibilizzare la cittadinanza su alcune tematiche: WallE (ecologia), Perfetti Sconosciuti (i pericoli connessi all’utilizzo delle nuove tecnologie), L’ora Legale (legalità), Quo Vado (ecologia e stili di vita). Prima di ogni proiezione le associazioni hanno presentato i risultati del progetto e nel corso dell’ultimi incontri, sono stati consegnati ai beneficiari alcuni gadget promozionali ecologici: borracce in alluminio come utile strumento per ridurre la plastica.

Criticità e prospettive future
Il partenariato, costituito in prevalenza da piccole organizzazioni di volontariato, ha sofferto il ritardo nell’erogazione della seconda tranche. Nonostante la generosità degli operatori (che con spirito di volontariato hanno lavorato senza paga per molti mesi) e dei fornitori (che hanno pazientemente atteso che arrivassero i fondi), le Associazioni (e in particolare l’Ente capofila) hanno dovuto chiedere ingenti prestiti ai volontari per poter chiudere formalmente il progetto. In una prossima progettualità bisognerà trovare delle soluzioni adeguate per prevenire questo tipo di problemi. Per il resto, possiamo dire che il progetto ha avuto solo risultati positivi. E’ stato ampiamente superato il numero di utenti previsto, si è intensificata la collaborazione tra le Associazioni e le Istituzioni.
Il progetto ha reso possibile il potenziamento delle azioni a favore dell’inclusione sociale dei giovani rischio italiani e stranieri e dei giovani dell’area penale esterna. Il progetto “Ricomincio da Re” ha facilitato l’accreditamento delle organizzazioni partner presso altri enti regionali e nazionali e questo ha favorito l’attivazione di altri progetti. Il progetto Ricomincio da Re ha favorito la collaborazione istituzionale tra il mondo del volontariato e le istituzioni sopra menzionate e ad esempio il CSVE e l’UEPE hanno proposto la costituzione di un coordinamento stabile di tutti gli Enti di Terzo Settore della Provincia di Catania.  Inoltre, alcune associazioni dell’ATS sono state invitate ad aderire a partenariati per progetti di inserimento sociale di stranieri (in particolare, minori stranieri non accompagnati).

La testimonianza di una giovane volontaria
Flavia, giovane volontaria di Clown Senza Frontiere: “Il progetto Ricomincio da Re” è stata una bella occasione di crescita, per noi volontari e soprattutto per i giovani che hanno accolto con entusiasmo le nostre attività. Siamo riusciti a fare rete e conoscere meglio altre stra-ordinarie realtà arricchendoci tutti reciprocamente”.